Sardegna, la Regione lancia un’idea per incrementare il turismo

La Sardegna è una delle regioni più belle del nostro paese e ora si lancia un’idea per incrementare il turismo nei prossimi mesi. L’estate 2024 sarà sicuramente molto importante sotto diversi punti di vista.

Si sta lavorando sul turismo definito “lento” con il rinnovamento dei percorsi di otto cammini. Si parla di ben 3500 km e di 180 tappe con 8 destinazioni di pellegrinaggio.

sardegna e novità turismo
Sardegna e turismo (intercralcampania.it)

Il progetto si chiama “Noi Camminiamo in Sardegna” che è stato promosso direttamente dall’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regioe Sardegna. Si tratta di un vero e proprio modello di turismo lento per far diventare i cammini un’esperienza in grado di valorizzare il territorio con le sue esperienze e anche le splendide eccellenze che lo riguardano.

La Sardegna è infatti una regione all’interno della quale troviamo meraviglie naturali, architettoniche, storiche, culturali, religiose ed enogastronomiche. La Regione ha investito ben 3 milioni e mezzo di euro stanziati dal FUNT (Fondo Unico Nazionale per il Turismo). Le 180 tappe incontrano 220 comunità composte poi da piccolissimo borghi, paesi pittoreschi e città splendide. Questo permetterà il verificarsi di un turismo altro rispetto a quello che si vede principalmente in estate dove in molti si recano sull’isola per godersi il mare.

Rilanciare la Sardegna sotto un altro punto di vista

La Sardegna sta per essere dunque rilanciata sotto un altro punto di vista con l’obiettivo centrale di incrementare il turismo e aumentare le presenze. Il turismo spirituale prenderà il sopravvento con 8 destinazioni di pellegrinaggio e ben 16 luoghi francescani. La Sardegna è un luogo pieno di monasteri, santuari e chiese come tutta l’Italia, ma sempre troppo poco considerati.

Viaggi in sardegna
Sardegna rinnovo paesaggio (intercralcampania.it)

E in più si punta al Giubileo del 2025 con un coinvolgimento sempre più attivo della microeconomia del territorio. Proprio in questo senso diventa fondamentale riflettere su diverse sfaccettature della fede che si uniscono e collaborano con l’arte e con quanto di bello si vive in moltissime città del nostro paese.

Si lavora a migliorare il sistema ristorativo, i bar, le tavole calde, ristoranti, agriturismo e quant’altro. Per far emergere la bellezza di tantissimi prodotti tipici come il pane Carasau, i Malloreddus, il Porceddu oltre a tantissimi vini e liquori come il Mirto. Perché chi viaggia vuole godersi esperienze, scenari, persone, culture, ma anche buon cibo. E la Sardegna sa da sempre come emozionare sotto questo punto di vista il pubblico che si reca in posti famosi dell’isola per godersi anche ciò che si vive a tavola.

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